Progetto di una fabbrica di serramenti in legno in Giappone - 6

Nel 2015 abbiamo sviluppato uno dei progetti più ambiziosi che ci siamo trovati ad affrontare: la fornitura di un’intera fabbrica per un’azienda giapponese.

Tutto è iniziato nel 2015, quando Kato, il nostro rivenditore giapponese ci contatta per proporci un progetto ambizioso e sfidante: la fornitura di un’intera fabbrica per la realizzazione di serramenti in legno nel nord del Giappone, ad Aomori, località famosa per il clima rigido e la presenza di terme naturali.

Il cliente era l’azienda di costruzioni Tokyo Gumi, la cui sede principale era nel centro di Tokyo. Il mercato delle costruzioni è florido in Giappone, considerato anche la vasta quantità di foreste presenti nel paese. L’azienda giapponese pertanto aveva l’intenzione di allargare il suo campo d’azione anche nel settore dei serramenti in legno, aumentando così la propria produttività.

Parte il progetto

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Nonostante il progetto fosse piuttosto impegnativo, accettammo con decisione ed entusiasmo. Presentammo il progetto nel 2016, esponendo tutti gli aspetti tecnici, illustrando tempi e rese per le principali fasi operative, definendo i cicli di produzione, verniciatura e montaggio: se le condizioni previste fossero state rispettate, era garantita la produzione di 50 serramenti al giorno.

L’impianto era composto da:

  • troncatrice e ottimizzatrice;
  • scorniciatrice;
  • il nostro centro di lavoro Rotowood;
  • strettoio;
  • profilatrice PS3A;
  • impianto completo di verniciatura;
  • stazione di montaggio degli infissi.

Il mercato giapponese del legno ha altre esigenze rispetto alle nostre: un altro tipo di legno, un altro tipo di lavorazione. Allo stesso tempo possiamo dire che la conoscenza degli angolari e delle macchine per il legno non è così avanzata come si può pensare, ecco perché non fu inserito un centro di lavoro Woodpecker.

Per Tokyo Gumi l’investimento in macchine per la lavorazione del legno altamente tecnologiche e innovative, fu un vero e proprio salto in un mondo nuovo, e comunque le esigenze dell’azienda erano pienamente soddisfatte dalle macchine previste.

L’inaugurazione

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Per la spedizione dei macchinari furono necessari quattro container. Una volta che la nuova sede operativa di Tokyo Gumi fu terminata e pronta per il posizionamento delle macchine, un nostro tecnico partì dall’Italia per aiutare i tecnici giapponesi ad azionare la struttura che si era ormai formata, dato che solo chi ha progettato la fabbrica conosce realmente tutte le sfumature e gli adattamenti inevitabili, quindi sa come agire di conseguenza.

La cerimonia di inaugurazione si tenne il 17 maggio 2017 alla presenza del sindaco di Aomori e altre personalità politiche, uomini d’affari e molti giornalisti. Fu emozionante il taglio del nastro che diede il via alla visita della fabbrica, perché potemmo vedere con grande soddisfazione la realizzazione del nostro progetto e sentire l’orgoglio e la voglia di fare del proprietario, una persona ricca di grinta e desiderio di aiutare quel paesino del nord del Giappone, dando lavoro a un numero considerevole di persone.

Feedback positivo a distanza di tempo

Una delle soddisfazioni maggiori è stata quella di constatare che il cliente non ha quasi mai avuto bisogno di assistenza: l’impianto ha sempre funzionato senza mai creare gravi problemi o stop alla fabbrica.

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Le uniche occasioni in cui si è fatto sentire sono state quelle in cui ha richiesto pezzi di ricambio o qualche piccolo intervento dovuto all’inesperienza dei suoi tecnici, che dopo questi ultimi anni è andata consolidandosi.

Il nostro rivenditore e alcuni tecnici di Tokyo Gumi vennero a farci visita nel novembre del 2017. Durante l’incontro ci diedero parecchi feedback positivi: la fabbrica lavorava a pieno regime ed erano riusciti a raggiungere il target che si erano prefissati.

Ciò sta a dimostrare che la serietà, l’esperienza e la qualità che mettiamo nella nostra attività di progettazione e produzione dà i suoi frutti e crea partnership durature.

Recenti evoluzioni

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Nel luglio di quest’anno abbiamo ricevuto una delegazione giapponese guidata da Mito Kakizawa, parlamentare progressista (Member of the House of Representatives of Japan), che sta mettendo in atto vari piani e progetti per sviluppare l’industria del legno in Giappone.

Mentre in tutti gli altri stati del mondo il costo del legno come materia prima è aumentato, in Giappone è rimasto invariato perché è ricco di foreste (e quindi di legno). La tipologia più diffusa è il cedro, che ora si usa bruciare per conferirgli un aspetto particolare, prima di impiegarlo nella costruzione di case, finestre, mobili, ecc.

Vi è però una controtendenza, nonostante tale abbondanza di legno, il settore dell’arredo in legno non si è sviluppato per la credenza che il Pvc o l’alluminio costi meno: cosa del tutto infondata.

Trasferire il nostro know-how in Giappone

La maggior parte delle fabbriche del settore legno in Giappone si trova nelle zone limitrofe delle città, in periferia, zone che purtroppo non si sono ancora sviluppate: lavorano con vecchie metodologie senza tecnologia all’avanguardia, anche perché il grado di istruzione e la competenza in questo ambito sono carenti. Gli operatori non hanno le conoscenze per programmare e guidare centri di lavoro di ultima generazione.

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Il console Mito Kakizawa vede un gran potenziale per l’industria del legno giapponese, ed è venuto in Italia assieme alla moglie, anche lei molto attiva da questo punto di vista, per conoscere il settore del legno nel nostro Paese, “portare con sé” la nostra esperienza, capire come strutturiamo le nostre industrie per trasferire questo know-how in Giappone.

Il console è stato ad Aomori per vedere l’impianto realizzato per Tokyo Gumi, constatando che da quando la fabbrica è partita, le nostre macchine hanno continuato a lavorare senza interruzione e senza creare problemi.

Durante la visita presso la nostra sede è rimasto piacevolmente colpito dai progetti messi in atto da Saomad per un futuro più tecnologico, automatizzato e autonomo. È rimasto impressionato, inoltre, dalla visita presso un nostro cliente nelle vicinanze, dove ha potuto vedere la Woodpecker Mirai 4500 lavorare senza il controllo di nessun operatore.

Far evolvere il settore del legno

L’innovazione e la tecnologia presenti nei nostri centri di lavoro possono essere di grande aiuto a quei paesi che non hanno ancora raggiunto determinati livelli di tecnologia.

Infatti, dopo alcune settimane di preparazione, durante le quali i nostri tecnici affiancano gli operatori dell’azienda cliente, per insegnare loro come usare la macchina in modo corretto ed efficiente, e dopo l’installazione della macchina, l’operatore dovrà “solo” caricare la commessa e la macchina inizierà a lavorare in modo continuato e senza presidio dell’uomo.

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